Testa di Garitta Nuova per il Colle del Prete

Testa di Garitta Nuova
  • Destinazione: Testa di Garitta Nuova
  • Zona: Alpi Cozie [sez. 4]
  • Gruppo montuoso: Gruppo del Monviso [Alpi Cozie meridionali o Alpi del Monviso]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle Varaita
  • Difficoltà: EE
  • Data: 24/11/2024
  • Traccia GPX: Scarica
  • Partenza: Ruà
  • Altitudine partenza: 1467
  • Altitudine arrivo: 2385
  • Dislivello: 918
  • Attacco percorso: lungo la strada
  • Esposizione: varie
  • Punti di appoggio:

Con percorso vario una lunga escursione sulla sinistra orografica della Valle Varaita (nel nostro caso autunnale con la prima neve), dalla borgata Ruà di Becetto alla Testa di Garitta Nuova, passando per il Colle del Prete; belle visuali sulle cime della Valle Varaita stessa e della Valle Po.

Monviso visto dalla Testa di Garitta Nuova

Accesso

Si imbocca la provinciale della Valle Varaita e all’ingresso di Sampeyre si svolta a destra. Lungo la strada oltre la caserma del Corpo forestale dello Stato si gira con decisione e si va a Becetto. Dopo si prosegue ancora passando per la borgata Graziani e poi si cerca parcheggio in base alle condizioni della strada. Se buone si supera la borgata Morelli e si raggiunge lo spiazzo a monte di Ruà. Noi abbiamo parcheggiato prima ed imboccato sotto Ruà il sentiero che sale alla borgata.

Itinerario

Da Ruà, 1467 m, si segue la strada, ora sterrata, che ha uno sviluppo abbastanza pianeggiante.

Il panoramico percorso taglia le pendici erbose che scendono dal Riba del Gias e dalla Testa di Garitta Nuova, apertura sul Pelvo d’Elva.

Pelvo d’Elva

Ci sono alcune meyre: Gramené, Martin, Fina, Giacuntie. Particolare ed interessante una fontana con vasca fatta a cono in legno, lì si può prendere acqua.

Mentre il Monte Ricordone, alto 1763 m, si evidenzia sempre più alla vista.

Monte Ricordone

Quindi si raggiunge il Colle del Prete posto a 1714 m.

Colle del Prete

C’è una buca per le dediche.

Dal Colle del Prete si tralascia la strada che scende nel Vallone di Gilba e si prende il percorso “Garitta Nuova – pista mountain bike” che risale la costa. Più avanti si incontra un grande cippo di pietre sulla destra del percorso.

Dopo si prosegue la salita con una leggera diagonale verso sinistra e si passa sotto ai ruderi della meyra Gardiulot, posta a quota 1853 m.

Si continua per la traccia per la Testa di Garitta Nuova. (Nel nostro caso, vista la neve, talvolta con piccole variazioni di percorso).

Dalla dorsale salita si vede distintamente il grande ripetitore posto sulla Testa di Garitta Nuova che individua la meta a 2385 metri.

Ripetitore sulla Testa di Garitta Nuova

In cima

C’è anche una bella croce a cui fa da sfondo la Catena del Viso con lontano il Monte Granero e il Monte Meidassa ed un cippo.

Croce alla Testa di Garitta Nuova

Croce sulla Testa di Garitta Nuova, appena dietro la Testa di Cervetto e sullo sfondo la Catena del Viso

Guardando verso la Valle Po c’è la Testa di Cervetto in primo piano.

Testa di Cervetto in primo piano

Più lontano, sulla sinistra orografica della Valle Po si vedono il Monte Briccàs e la Punta Ostanetta,

Monte Briccàs e Punta Ostanetta

Lungo la dorsale la prima cima verso nord è il Monte Riba del Gias, 2379 m, e dietro più lontana si impone alla vista la Cima delle Lobbie.

Monte Riba del Gias e Cima delle Lobbie

 

Testa di Garitta Nuova

Luca e Daniele sulla cima

Ritorno

Si scende inizialmente per la traccia di andata e nel nostro caso, dove la pendenza è meno accentuata, si devia fuori sentiero per la traccia delle mountain bike (in alcuni tratti stretta).

Incontrata infine la traccia la si percorre e si raggiunge un piccolo rilievo sormontato da un grande cippo in pietra. Qui il panorama si amplia notevolmente. Dopo il percorso presenta anche dei saliscendi, e si attraversano alcuni rii, per poi dirigersi verso una pineta.

Nell’ultima parte la discesa si accentua per congiungersi alla strada sterrata che da Becetto sale verso il Colle Cervetto, posto a 2250 m.

Si passa vicino alla Baita del Lupo, poi svolta a sinistra, e più in basso taglio della strada su sentiero. Ed in ultimo tornati sulla strada si arriva al piccolo parcheggio che precede le meyre di Ruà.

Da lì per il tragitto dell’andata.

Materiali: dotazione escursionistica, conviene in autunno avere con sé i ramponcini.


About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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