In Val Maira, al fondo del Vallonasso di Stroppia, escursione alla Tête de la Frema: un belvedere con in primo piano l’Aiguille e il Brec de Chambeyron, perorso escursionistico.
Accesso
Si risale tutta la lunga Val Maira fino alla borgata di Chiappera. Si prosegue con l’auto sulla sterrata fino alla Piana di Stroppia a 1686 m.
Itinerario al rifugio Stroppia
Sentiero S18 da Chiappera al Colle di Gippiera che presenta un segnavia giallo/blu. Si inizia una decisa salita a zig-zag per la prima parte del pendio fino a giungere a un traverso verso sinistra.
Si incontra un cartello indicatore e si prende la traccia che prosegue in leggera discesa (non sempre i tempi segnati sui cartelli sono attendibili),
Si incontra poi un ponticello in legno che scavalca un piccolo rio.
Più avanti il sentiero giunge a un ripiano erboso e dopo, su tratto di terreno franoso, si arriva all’imbocco del ripido percorso che è scavato nella roccia. Il sentiero fu costruito dal Battaglione Alpini Valcamonica nel lontano 1940. In alcuni punti è abbastanza esposto, prestare attenzione. L’ultimo tratto presenta delle corde fisse e conduce fino al Rifugio Stroppia posto a 2229 m (sulla targa del rifugio è segnata un’altra quota, 2260 m); è dotato di 12 posti letto e di un locale cucina. Il rifugio non è gestito; le chiavi sono disponibili presso il bar di Chiappera.
Itinerario dal rifugio Stroppia
Dal Rifugio si prosegue in direzione della cascata che a stagione avanzata, come in questo caso, è a secco; si continua a seguire il sentiero che ne risale il lato sinistro e, superato il Passo dell’Asino a 2309 m, si trova il Lago Niera, 2302 m, in questo caso in secca.
Un breve tratto di salita porta all’apertura del vallone laterale del Sautron che salendo rimane a sinistra.
Si prosegue per un lungo tratto di saliscendi nel lunghissimo Vallone di Stroppia, dopo un lungo tratto si incontra il bivio per il Colle dell’Infernetto che è a destra. A sinistra si vede in lontananza il Sautron, vedi itinerario.
Si aprono dei begli scorci, in particolare sull’ardita Guglia Bonaccossa, 2811 m (nella foto a destra).
Si raggiunge poi il bivio per il Colle Nubiera, a sinistra del nostro percorso. Il percorso continua nel Vallonasso di Stroppia verso il Colle di Gippiera. Ad un certo punto si incontra una biforcazione, non molto evidente.
Si può, tenendo la traccia a sinistra (Sentiero Dino Icardi), non passare dal Bivacco Barenghi, 2815 m, che salendo si vede a destra. (Il percorso passando dal bivacco risulta più lungo e con un maggiore dislivello).
La salita per la Tête de la Frema è ora per un tratto più erta e si vede bene dall’alto il bel Lago del Vallonasso di Stroppia con il suo colore turchese incastonato tra le rocce.
Si arriva al Colle di Gippiera, 2930 m, dove si apre una veduta spettacolare della Aiguille de Chambeyron.
Itinerario dal Colle di Gippiera
Si sale dal Colle di Gippiera su una traccia ben visibile che sale la costiera occidentale della Tête de la Frema per poco più di 200 metri di dislivello, passando a destra della parte terminale rocciosa (tempo impiegato ore 4,45 ).
Il panorama è eccezionale, si ammira l’Aiguille de Chambeyron, 3412 m.
Sotto c’è il Lac des Neuf Couleurs (Lago dei Nove Colori) a 2834 m.
A destra dell’Aiguille la bella sagoma della Tête de l’Homme, 3202 m;
si vede più in basso il Ciaslaras, 3005 m,
di fronte il Brec de Chambeyron, 3389 m, bella montagna che presenta un passaggio di quarto grado nella via italiana, classificato PD+.
Uno sguardo al bellissimo e lunghissimo Vallonasso di Stroppia con la catena di cime superiori a tremila metri.
Fanno bella vista di sé sia Le Massour sia il Buc de Nubiera.
Ritorno
Per la stessa via dell’andata, con “scorci unici”.
In particolare sulla Rocca Castello e Rocca Provenzale.
Materiale: normale dotazione da escursionismo.