Al Monte Granè con le racchette da neve

  • Destinazione: Monte Granè
  • Zona: Alpi Cozie [sez. 4]
  • Gruppo montuoso: Gruppo del Monviso [Alpi Cozie meridionali o Alpi del Monviso]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle Po
  • Difficoltà: WT2
  • Data: 24/01/2025
  • Traccia GPX: Scarica
  • Partenza: Pian della Regina
  • Altitudine partenza: 1770
  • Altitudine arrivo: 2328
  • Dislivello: 558
  • Attacco percorso: dal piazzale
  • Esposizione: nord-est
  • Punti di appoggio:

Escursione invernale ad un fantastico punto panoramico sul settore nord-orientale del gruppo del Monte Viso: al Monte Granè, fatta con le racchette da neve e con dislivello limitato. La piccola punta è posta sulla parte mediana della spalla nord-est del Viso Mozzo. Vicino alla meta c’è il punto di arrivo degli impianti sciistici, di Pian Melzè e di Pian Giasset (in occasione della salita, inverno 2025, non funzionanti).

Accesso

Si raggiunge la partenza percorrendo la provinciale della Valle Po. Arrivati a Crissolo si seguono le indicazioni verso Pian del Re, nell’abitato decisa svolta a sinistra. Giunti al Rifugio Pian della Regina, dove nel periodo invernale termina la strada, si lascia l’auto nell’ampio parcheggio.

Itinerario

Si parte dal piazzale vicino al rifugio imboccando la stradina che scende verso il pianoro sottostante.

Alla partenza da Pian della Regina

Si attraversa il Po su di un ponte fatto con travi di legno

Si risale in modo diretto in direzione del Vallone dei Quarti e del Lago Chiaretto. Alzando lo sguardo si impone alla vista la bellissima piramide del Visolotto. Le punte sono tre, culminante è il Picco Lanino.

Visolotto

Circa a quota 1980 m, si  prosegue lungo il tracciato verso Granè/Ghincia Pastour, con svolta decisa a sinistra, tralasciando la deviazione verso il Lago Chiaretto.

Lungo il tracciato verso il Monte Granè

Il percorso entra nell’ampio avvallamento delle Tampe (la parola tampe significa buche). Noi siamo saliti passando vicino ai pali in ferro rivestiti di plastica delimitatori della pista. Alla destra salendo si vede bene la Punta Roma.

Punta Roma

Nella foto seguente si vede parte del tragitto già fatto.

Angelo in salita verso il Monte Granè

L’ultimo tratto del percorso sale con maggiore decisione fino alla costruzione in muratura del Bar Ghincia Pastour. Essa è posta sul Colle Sea delle Tampe, 2299 m, ampia sella erbosa, dove arriva anche un impianto sciistico.

Dalla costruzione in breve si arriva al Monte Granè (la presenza di neve sulla dorsale ci ha permesso di raggiungere con le racchette da neve la cima).

In cima

Granè  è un toponimo la cui radice prelatina indica una spaccatura della roccia. Sulla cima un piccolo pilone dedicato alla Madonna della Neve, posto adatto per ringraziare della bellissima giornata donataci.

Madonna della Neve

La sommità del Granè è a 2328 m.

Al Monte Granè con le racchette da neve

Visuale fantastica: alla destra del Monviso in sequenza si vedono il Visolotto, la Punta Gastaldi, le punte Roma, Udine e Venezia, la Punta delle Traversette (una meta poco salita, ma interessante); sotto il Viso il Monte Ghincia Pastour, 2469 m, il toponimo in provenzale significa “vedetta del pastore”.

Angelo e Roberto sul Monte Granè

Sulla dorsale opposta della Valle Po apertura sul Raccias e la Punta Ostanetta. Inoltre, verso il basso, si può notare il Pian del Re coperto di neve.

Pian del Re

Ritorno

Per la via dell’andata.

Due ciaspolatori incontrati in cima

Scendendo la vista si sofferma sul Monte Granero e sul Monte Meidassa.

Materiali: normale dotazione per escursioni con le racchette da neve.


About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

Catinaccio d’Antermoia

Bella via ferrata che si sviluppa sia in salita sia in discesa sulle pareti del Catinaccio, dal Rifugio Ciampedie al Catinaccio d’Antermoia in Val di ...