Bella punta in Valle di Viù, ben visibile da Torino: la Croce Rossa, salita in due giorni da Usseglio con pernottamento al Rifugio Cibrario, alta 3566 m.
Accesso
Raggiunta Usseglio in Valle di Viù, frazione Villaretto, si devia a destra per il Vallone d’Arnas prima del ristorante “La Furnasa” e si sale lungo la strada che porta alla centrale idroelettrica del Lago Dietro La Torre (controllare l’accessibilità) fino ad incontrare sulla sinistra l’Alpe Barnas. Si posteggia l’auto negli spiazzi a bordo strada (poco dopo la curva seguente c’è a destra un bello spazio).
Itinerario al Rifugio Cibrario
Si supera un ponte in legno sul Rio Arnas.
Si prosegue nel bosco, con salita a tratti decisa, fino a una scala di pietra che porta sul percorso della Decauville. La Decauville è una ferrovia a scartamento ridotto il cui binario è formato da elementi che si possono smontare e rimontare in breve tempo. Pertanto è una ferrovia “smontabile” fatta da spezzoni di binari lunghi pochi metri e rotaie leggere montate su traverse in metallo. In Val di Viù, alla fine degli anni ’20, si progetta di sfruttare la preziosa risorsa naturale dell’acqua, in questa valle particolarmente abbondante. Si realizzano una serie di sbarramenti in alta quota, condotte, centrali idroelettriche. Così in pochi anni le risorse idriche allora provenienti dai ghiacciai di Punta Maria, Punta d’Arnas, Croce Rossa e Rocciamelone vengono convogliate in tre grandi bacini artificiali.
A 2716 m sotto le pareti della Croce Rossa e Punta d’Arnas si realizza un grande invaso con 9 milioni di metri cubi d’acqua (Lago della Rossa). Più in basso il Lago Dietro La Torre, a 2370 m, con una piccola centrale. Per mettere in comunicazione e così agevolare lo spostamento dei materiali dal Lago di Malciaussia al Lago Dietro La Torre e viceversa viene costruita nel 1932 questa Decauville, ancor oggi in buono stato e percorribile a piedi.
Si prosegue per un breve tratto pianeggiante verso ovest lungo le rotaie della Decauville.
Dopo poco si trova la deviazione a sinistra per il Rifugio Cibrario e si riprende a salire in modo sostenuto sul sentiero ben indicato.
Si raggiunge il sentiero che sale da Margone, n. 118, alla Fonte della Lera.
Quindi si continua sul sentiero e dopo un traverso si supera il Rio della Lera e si entra nel vallone dominato dalle “Prigioni della Lera”. Poi si sale fino ad attraversare su un bel ponticello l’incassata forra scavata dall’acqua del rio Peraciaval.
Dopo il ponte si prosegue sul sentiero che sale di fronte, attenzione a non seguire il torrente a sinistra dove ci sono vaghe tracce, ma salire decisamente per poi proseguire con un lungo traverso e successivamente con alcune svolte ripide per raggiungere il rifugio. Il Rifugio Cibrario è posizionato in un vasto piano ed è visibile solo all’ultimo.
La gestione del Rifugio è del CAI di Leinì, curata e molto accogliente.
Itinerario alla Croce Rossa
La partenza per la Croce Rossa è dietro il rifugio, vicino a una piccola costruzione che fa da deposito; il sentiero è segnato con segni bianchi e rossi fino al Colle della Valletta.
Si prosegue a mezza costa verso il Lago di Peraciaval.
Si prosegue sul ripido traverso, si sale verso il Lago Peraciaval che si supera sul limitare dello stesso.
Dopo il lago si prosegue, su pietraia e detriti, sul sentiero ottimamente segnato verso il Colle della Valletta a 3271 m.
Dal colle
Si passa sul versante francese e si traversa verso destra lungo la pietraia, seguendo gli ometti e i segni rossi e si raggiunge la base del vasto pendio posto sulla verticale della vetta, vetta che si nota intravedendo la statua lì posta. Quindi si risale faticosamente il pendio su roccette e sfasciumi, con il tratto centrale piuttosto ripido, sempre seguendo le tracce piuttosto evidenti e gli ometti.
Salendo si apre il panorama! Bella apertura per la Pointe De Charbonnel.
In vista della vetta il terreno è leggermente più facile e si tocca la panoramica cima. Nel caso di pendio innevato la progressione necessita di piccozza e ramponi.
In cima
Dalla vetta si vede uno spettacolare panorama sulle cime delle Alpi Occidentali, fino al Monte Bianco.
La bella statua della Madonna è stata posizionata dalla Giovane Montagna, associazione alpinistica nata a Torino nel 1914, a cui aderì anche il beato Pier Giorgio Frassati.
Sotto la cima il Lago della Rossa, dove c’è il Bivacco San Camillo.
Il Lago della Rossa e Croce Rossa visti dalla Cima Autour.
E poi alcune delle grandi montagne viste dalla cima della Croce Rossa. La Piccola Ciamarella e l’Uja di Ciamarella.
La montagna più vicina: la Punta d’Arnas, 3554 m.
Si vedono le montagne del Massiccio degli Écrins, al centro la Pointe Brevoort. E a sinistra si vede la Barre des Écrins con il Dôme de Neige des Écrins.
Molto vicino è il bel Glacier du Baounet con la Punta Valletta, 3387 m.
Ritorno
Discesa per la stessa via.
Ancora un’immagine della Croce Rossa da altra angolazione.
Materiali: con neve occorrono piccozza e ramponi (sempre meglio avere il casco).