Dal Piano del Nivolet, un itinerario poco battuto al Monte Giansana (o Mont Giansana) e alla Cima Settentrionale di Séiva (o Mont de Seyvaz nord), fino ai 3074 m di quest’ultima cima con percorso di cresta e sotto cresta che richiede attenzione. Con un ritorno fuori sentiero. Le due cime fanno parte del sottogruppo di Punta Fourà.
Accesso
Si percorre tutta la lunga Valle dell’Orco e si raggiunge il Colle del Nivolet a 2612 m; dopo si scende su un grande altopiano: il Piano del Nivolet, si supera il Rifugio Savoia e si prosegue fino a posteggiare l’auto prima della sbarra a 2540 m che impedisce di procedere oltre.
Itinerario
Si scende leggermente dalla strada a destra su sentiero che diventa poi mulattiera, n. 3, in leggera pendenza, in Alta Valsavaranche.
Alle nostre spalle la Punta Basei con il suo ghiacciaio.
Il piano è ricco d’acqua, si passa su passerelle e ponticelli.
Prima di arrivare all’alpeggio del Gran Collet a 2403 m si vede un ometto su pietre accatastate e si segue una traccia a destra.
La traccia porta sul sentiero n. 2a, a monte degli alpeggi e sale con tornanti in modo deciso.
Si giunge quindi ad un bel pianoro da cui si scorge in lontananza il Gran Collet.
Alcuni ometti individuano il Gran Collet, 2832 m.
Dal colle apertura sulla costiera del Gran Paradiso, in bella evidenza la Tresenta.
Dal colle si prosegue a destra, si sale la dorsale sabbiosa per tracce di sentiero.
Noi abbiamo voltato decisamente verso destra mantenendo la quota con un giro abbastanza largo per poi attaccare decisamente la pietraia puntando ad un intaglio della cresta. Occorre fare attenzione al terreno un po’ instabile, grosse pietre accatastate.
Dall’intaglio seguendo gli ometti o per cresta o sotto cresta verso nord (stando sul versante che guarda la Punta Violetta).
Si tocca prima l’anticima e poi la sommità del Monte Giansana, grosse pietre accatastate con un paletto, posta a quota 3050 m. Fino a questo punto il percorso si può classificare EE.
Per la Cima Settentrionale di Séiva il percorso diventa alpinistico perché occorre individuare la via migliore stando in cresta o per lo più sotto cresta sul versante che guarda la Punta Violetta, e disarrampicare in alcuni punti. Occorre prestare attenzione nel percorso.
Si scende fino ad un colletto a 2987 m circa, per poi risalire l’ultima parte più erta stando più sul lato verso il Gran Paradiso.
Quindi si raggiunge la Cima Settentrionale di Séiva posta a 3074 m.
La punta è panoramica, si vedono: Herbetet, Piccolo Paradiso, Gran Paradiso, Il Roc, Tresenta, Ciarforon, Becca di Monciair, Denti del Broglio, Cima Meridionale di Séiva, Punta Fourà e molte altre ancora.
Ritorno
La prima parte è quella fatta all’andata fino al colletto.
Dal colletto scendere sul versante ovest su detriti.
Poi si prosegue su zone prevalentemente erbose passando vicino a rocce montonate e trovando piccoli rivoli d’acqua, i Rii di Ferauda.
Il percorso ha degli avvallamenti ed infine si vede il Piano del Nivolet con il sentiero n. 3 che si raggiunge per risalire fino al punto di partenza.
Bella apertura sull’ardua Grivola bella: il racconto della salita è sul sito.
Materiali: piccola dotazione alpinistica di sicurezza.