Vicina alla più nota Pierre Menue si nota per la bifida cima la Pierre Minieu: l’itinerario qui descritto presenta la salita alla Cima Ovest, 3242 m, partendo dal Rifugio Scarfiotti nel Vallone di Rochemolles.
Accesso
Dall’autostrada Torino-Bardonecchia si imbocca l’uscita di Bardonecchia, che è l’ultima prima del Traforo del Frejus. Poco dopo, giunti a una rotonda si seguono le indicazioni per Rochemolles. La strada in alcuni punti è stretta, supera alcuni tornanti sino al piccolo paese di Rochemolles; oltre, per un tratto la strada è ancora buona poi diventa sterrata. Si continua sulla strada, da percorrere con attenzione, conviene avere un’auto adatta, si oltrepassa il lago artificiale posto a sinistra e si prosegue fino al Piano di Fond. Si scende a sinistra su una diramazione della strada e si parcheggia nello slargo, posto poco prima del Rifugio Scarfiotti.
Itinerario
Dal pianoro si attraversa il Rio di Fond su uno stretto ponte.
Poco dopo il sentiero comincia a salire decisamente la costiera orografica destra (è il percorso del Sentiero Geologico Balcone). Si passa subito presso una grossa sorgente. Successivamente il sentiero sale a svolte per i prati. Quindi si raggiunge un pannello informativo, che si vede da lontano, posto sul sentiero che porta al Colle d’Etiache, verso il Gros Peyron.
Poco prima o poco dopo questo pannello (sono presenti diverse tracce, per i camminamenti creati dalle mucche che nella zona pascolano) si lascia il sentiero e si va verso sinistra.
Si prosegue, con poche variazioni di pendenza, in direzione di una zona rocciosa che si vede bene tra i prati in direzione ovest.
In prossimità di questa si sale e si passa a monte della stessa. Il panorama verso l’Écrins, con la Barre, il Pic Coolidge e il Pelvoux, è superbo. (Nell’immagine da destra verso sinistra).
Nel percorso si traversa sotto tutto il versante meridionale della Cresta San Michele, di cui la Pierre Minieu fa parte. Sono presenti numerosi canaloni in cui, a seconda della stagione, si può trovare acqua o neve. (Noi avendola salita d’autunno abbiamo trovato in alcuni casi poca acqua). Uno solo di questi presenta un passaggio in uscita un po’ aggettante, in cui bisogna abbassarsi sotto un roccione prestando attenzione.
La traccia poi in alcune parti è in leggera discesa e si vede bene il Lago di Rochemolles, un bacino artificiale.
Poi si risale quando si supera l’ultimo sbarramento roccioso che immette nel vallone che si origina tra la Cresta San Michele e la Pierre Menue .
Sul sentiero si passa in prossimità di un piccolo corso d’acqua, con lisce placconate rocciose poste sul lato orografico destro del rio, e si prosegue sulla traccia con diversi ometti che sale a svolte, praticamente un continuo zig zag.
Al termine di questo tratto si raggiunge un pianoro, erboso nella prima parte poi detritico, che è posto sotto la cresta di confine che scende dalla Pierre Menue e va verso la Pierre Minieu.
Si continua seguendo gli ometti, la traccia non sempre è facilmente leggibile!
Si va verso destra e si risale un erto pendio detritico. Raggiunta la quota di 3050 m il pendio affievolisce la pendenza e si attacca l’evidente cresta.
In breve tempo si arriva alla Cima Ovest della Pierre Minieu, 3242 m.
In cima
Il panorama è ampio e bello. In primo piano la Pierre Menue, sulla cresta che porta a questa montagna c’è la Punta Bagnà e la Cima del Gran Vallone.
La cresta continua verso la Cima Est della Pierre Minieu (Cresta San Michele).
Tra le cime oltre la Cresta San Michele spicca la Rognosa d’Etiache.
I fantastici tre Denti d’Ambin.
In lontananza fanno capolino le Grandes Jorasses con il vicino Dente del Gigante.
Ritorno
Per la via dell’andata; sul traverso in caso di terreno bagnato prestare ancor più attenzione.
Occorre preventivare che il ritorno è abbastanza lungo.
Materiali: normale dotazione da escursionismo.