Due cime gemelle in Val Grande di Lanzo: la Punta Marsè, 2318 m, meno frequentata, e l’Uja di Bellavarda, 2345 m, molto frequentata. Ambedue interessanti per lo splendido panorama che si può ammirare dalla loro cima, nonostante la relativa altezza. La salita dal versante sud, dall’abitato di Lities, piccolo borgo alle cui spalle ci sono le formazioni rocciose della “Rocca di Lities”. Su di essa dove sono state tracciate interessanti vie di arrampicata, alcune di queste dal nostro amico Marco Blatto.
Accesso
Si percorre la Val Grande sulla SP33 fino a Cantoira e nella parte alta dell’abitato si volta a destra, indicazione per Vrù e Lities. Dopo tre tornanti si raggiunge un bivio, si volge a sinistra e si continua sulla strada asfaltata, si lascia a destra la cappella del Cres e dopo breve discesa si arriva all’altezza della cappella di San Grato dove si parcheggia.
Itinerario
Guardando la chiesetta si inizia il percorso sul lato destro, seguendo una scalinata, presenti numerose indicazioni. Nel piccolo borgo di Lities, nel 2019, è stato inaugurato il progetto “#lities: il borgo racconta”, con l’allestimento di un piccolo museo diffuso visitabile e di una casa museo: la “Ca’ dou Rousèt”, con un’esposizione di oggetti di uso comune che erano utilizzati dagli abitanti del luogo.
Si sale costeggiando le abitazioni e poi dopo una fontana si continua risalendo il sentiero verso nord in un ripido valloncello bagnato da un rio.
Si incontrano sul percorso dei piloni votivi e come indicazioni sia bolli rossi sia paletti (questi del percorso Vertical). Quindi si entra in una faggeta con un’ampia curva verso sinistra, in essa si cammina su un manto di foglie (al ritorno soprattutto se bagnato prestare attenzione perché si può scivolare). Dopo si continua a salire oltrepassando un rio fino a delle baite, ora diroccate, poi su mulattiera e si raggiungono le case inferiori del Gias Lavassè, a 1460 m, dove si trova acqua di sorgente.
Si prosegue su ampi tornanti per poi traversare a destra e si raggiungono le case alte del Gias Lavassè, poste a 1552 m.
Superate le abitazioni si continua verso destra attraverso bei pascoli, si superano alcuni alpeggi e si risale un pendio erboso raggiungendo un pilone votivo. Dopo si taglia verso sinistra e si perviene al Santuario di San Domenico, 1770 m.
San Domenico è il patrono di Cantoira ed al santuario nel mese di agosto si tiene una festa.
Quindi si passa davanti alla piccola chiesa (il piazzale è un ottimo punto panoramico) si vedono bene la Croce Rossa, la Punta d’Arnas, la Bessanese e l’Uja di Ciamarella.
Poi si gira a destra (direzione nord-ovest), sul crestone erboso si sale in direzione degli evidenti alpeggi di Bellavarda Inferiore.
Si supera una costa che è sia rocciosa sia erbosa raggiungendo un colletto posto ad ovest dove ci sono gli alpeggi di Bellavarda Superiore. Superato questo secondo gruppo di baite, si piega leggermente a destra per scendere alcuni metri sotto la cresta e poi risalirla in modo deciso e percorrere, su magro prato, il costone.
Quando si arriva sotto la cresta rocciosa si trova una palina segnaletica
Itinerario alla Punta Marsé
Si va a destra, sentiero 327, inizialmente in discesa
poi una risalita verso un grande ometto di pietre (cippo).
Più avanti si supera una fascia detritica, poi si sale decisamente verso sinistra
per poi attaccare un ripido canalino (rocce e ciuffi di erba) con ometti che indicano il percorso.
Si sbuca in alto e poi con un breve percorso sulla destra si tocca la sommità della Punta Marsè a 2317 m, caratterizzata da una bella croce.
Dalla Punta Marsè il panorama è ampio. Al ritorno si ripercorre lo stesso percorso, con risalita finale, fino al bivio dove c’è la palina segnaletica
Itinerario al Monte Bellavarda
Si continua andando verso occidente, aggirando alcune rocce con poco dislivello fino alla cima dell’Uja di Bellavarda.
Sulla sommità c’è una grande croce. Il panorama è notevole, non per niente nella zona è chiamata “Bellavista”.
Verso ovest la dorsale tra la Val Grande e la Valle dell’Orco con la Barrouard e la Levanna Orientale.
Si vede bene verso est il Lago di Monastero.
Ritorno
Per la via percorsa, prima dall’Uja di Bellavarda fino alla palina segnaletica, poi discesa verso sud sul percorso dell’andata.
Materiali: normale dotazione escursionistica.