Vicino al Monte Mars, il Rifugio Coda, 2280 m, raggiunto da Coumarial in Valle del Lys (Val di Gressoney) e la Punta Sella, 2315 m, alle spalle del rifugio.
Accesso
Si sale da Pont-Saint-Martin e si percorre la strada regionale della Valle di Gressoney. Raggiunto Fontainemore si prosegue per un chilometro e su un rettilineo si vede un ponte sulla destra, lì si svolta e si seguono le indicazioni per Coumarial. Ampio parcheggio dove si può lasciare l’auto.
Itinerario
Si segue una poderale, all’inizio asfaltata, che compie due tornanti e al primo bivio si va a destra seguendo il segnavia 3 che sale in un lariceto mentre proseguendo sulla strada si va verso il Rifugio Barma.
Si segue la strada che diventa sterrata.
Dopo si giunge all’Alpe Vercosa. posta a destra della strada.
Dietro di noi bel panorama sul vallone e sulla Valle Centrale e poco dopo sulla destra una palina indica il sentiero che scende leggermente, numero 3.
In breve si raggiunge un bel ponte in legno e si prosegue sul sentiero.
Si procede tra larici e ontani.
Successivamente si raggiunge un secondo ponte, si tralascia il percorso a sinistra e si segue a destra Via Carisey attraversando il ponte con ai lati bellissime macchie di rododendri.
Tra le montagne che dominano la parte bassa della Valle del Lys si impongono le Dame di Challand: la Becca Thorcé e la Becca di Vlou; isolato il Monte Néry o Becca Frudiera.
L’alta Valle del Lys è dominata dal Rosa con i Lyskamm: a destra della foto l’Orientale e centralmente l’Occidentale
Il sentiero è molto curato e in alcuni punti addirittura gradinato nella roccia, una bella scala!
Si raggiungono gli alpeggi: prima quello di Carisey Dasot, 1880 m e poi di Carisey Damon, 1930 m.
Sulla cresta si vede la croce che indica il Colle di Carisey, 2132 m, percorso prima con alcune svolte, poi verso est e si congiunge al sentiero del Bocchetto di Portola, quindi verso nord-est e con un ultimo tratto più impegnativo si raggiunge il colle.
Si è sullo spartiacque con il Biellese, sulla costiera si erge il Mombarone.
Inoltre dal colle è visibile il rifugio che si raggiunge passando prima a destra poi a sinistra del crinale ampio e non difficile in 25 minuti circa. Tempo totale impiegato circa 2 ore. Bella la citazione sul sito del Rifugio Coda tratta dal diario di Delfo Coda (14 agosto 1944): “…fate anche, buon Dio, che prestissimo possa essere sù anch’io, sù in montagna, affinché possa un giorno dire in faccia al mondo che il mio onore di patriota è salvo. Amen”. Morì diciottenne, una donazione del padre Agostino al CAI di Biella fu l’occasione per la costruzione; il rifugio è intitolato ad Agostino e Delfo Coda. Il locale invernale è dedicato a Guido Machetto, valente alpinista, già custode del rifugio.
Alla sinistra del rifugio parte il sentiero per la Punta Sella, 2315 m, molto vicina, 10 minuti circa.
In cima
Dalla Punta Sella il panorama è molto ampio con il Monte Mars in primo piano.
Alla sinistra del Rosa si vede il Cervino, sulla spalla a sinistra sale la via italiana.
Ritorno
Per la strada dell’andata. Dalla Punta Sella si torna prima al rifugio, anche lì bel punto panoramico. In lontananza si vede il Monte Bianco
Bella vista sul Bec Costazza, nel Parco del Mont Avic, sulla Grivola in secondo piano, sulla Torre Pontonnet e sulla Punta Tersiva.
Altra veduta sul gruppo del Gran Paradiso con sulla destra la Rosa dei Banchi.
Sotto il Rifugio Coda c’è il Lago Goudin, originato dall’erosione, rocce metamorfiche.
Materiali da escursionismo.