Torre d’Ovarda

Torre d'Ovarda
  • Destinazione: Torre d'Ovarda
  • Zona alpina: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Autaret-Ovarda  [Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Val di Viù
  • Difficoltà: PD-
  • Data: 11/09/2008
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Lemie
  • Altitudine partenza: 1890
  • Altitudine arrivo: 3075
  • Dislivello: 1185
  • Attacco percorso: Alpe d'Ovarda
  • Esposizione: prevalente sud
  • Punti di appoggio:

Bella montagna di 3075 m, in Val di Viù, e ben visibile da Torino: la Torre d’Ovarda, salita da Lemie per l’Alpe d’Ovarda e da lì al Colle Costafiorita e poi alla cima. Nella parte finale il percorso non è mai obbligato.

Accesso

In macchina fino a Lemie e successivamente all’Alpe d’Ovarda su strada sterrata.

Itinerario

Ci si dirige verso il Colle Costafiorita.

verso il Colle Costafiorita

Verso il Colle Costafiorita

Si prosegue per prati verso il colle.

verso il Colle Costafiorita

Verso il Colle Costafiorita, Torre d’Ovarda

Si arriva al Colle Costafiorita.

Colle Costafiorita

Dal colle ci si dirige verso ovest con un lungo traverso su quello che viene chiamato “sentiero dei camosci”. Conviene indossare il casco.

Il lungo traverso

Si sale in diagonale.

Si prosegue in diagonale

Siamo stati preceduti da “compagni di cammino” in colonna, un nutrito gruppo di stambecchi maschi su quello che è chiamato “sentiero dei camosci”.

Incolonnati in cammino gli stambecchi

Si prosegue passando sotto la Punta Orientale, dove ci sono gli attacchi di alcune vie. 

Controllando la carta

All’orizzonte il Monviso con il Visolotto, la Punta Gastaldi e la Punta Roma alla sua destra.

Di fronte a noi si erge imperioso il Monviso

Poi si raggiunge, dopo aver passato tre diversi canaloni, la Cresta del Vento che separa il Vallone di Servin dal Vallone Venaus. Si continua fino alla quota 2753 m che individua un evidente canale con placche e cenge erbose. Poi si arriva ad un intaglio, a sinistra, ed un successivo avvallamento, sempre a sinistra, finché il canale si allarga. Quindi si sale, con percorso mai obbligato, verso un canaletto che porta sulla cresta est.

(Giorgio ha fatto variazioni con passaggi di arrampicata all’inizio  sulla Cresta del Vento, fuori via).

Giorgio sulla Cresta del Vento

Si prosegue verso in cresta verso est con passaggi più impegnativi fino alla cima.

Vicini alla cima della Torre d’Ovarda

Il tratto di cresta in alcuni punti è abbastanza affilato.

Cresta finale Torre d’Ovarda

In cima

La vetta individuata da un grande ometto è a 3075 metri.

Sullo sfondo a destra la Bessanese

Se non sale la foschia dal basso, il panorama è molto ampio: bell’apertura sulle cime delle Valli di Lanzo, in primo piano a sinistra nella foto la Croce Rossa e alla sua destra la Punta d’Arnas. Si impone inoltre l’Albaron di Savoia con ai suoi fianchi la Punta Collerin, la Punta Chalanson e la Piccola Ciamarella.

Albaron di Savoia e Piccola Ciamarella

Sulla vetta Angelo, Piero, Roberto e Giorgio in posa.

Foto di gruppo sulla Torre d’Ovarda

Ritorno

Per la stessa via. Occorre considerare che il percorso è lungo.

Materiali: dotazione minimale per alpinismo, casco e uno spezzone di corda di sicurezza.

About author

Giorgio Bertin

Sono un ingegnere in pensione. Nato ad Aosta e vissuti i primi anni ad Etroubles, ho iniziato presto ad amare le montagne facendo con amici gite e scalate sulle principali montagne valdostane. Abitando ora a Torino ho incontrato una compagnia con la quale condividere la passione per la montagna, vissuta con un senso più profondo. Occasionalmente mi accade di organizzare gite di gruppo per ragazzi.