Nido d’aquila al Col des Grandes Murailles, sullo spartiacque tra la Valtournenche e la Valpelline: il Bivacco Perelli; è stato inaugurato nell’anno 1974 a ricordo dell’alpinista Paolo Perelli Cippo (1912 – 1974), che risiedeva spesso in Valtournenche e ha compiuto numerose scalate con le guide Pellissier.
Accesso
Si raggiunge in auto a Place Moulin dove termina la strada e ci sono due parcheggi, più altri posti su un lato della strada; la zona è molto frequentata.
Itinerario
Si percorre la strada sterrata che costeggia il grande invaso artificiale. Nel tragitto si vede bene la Becca di Guin al centro della foto sotto.
Si raggiunge in circa un’ora la località Prarayer da dove si incomincia a salire, sentiero 10a per arrivare dopo circa 3 ore di sentiero
e un breve tratto attrezzato con catene e quindi al Rifugio Aosta a 2788 m. (Ora normalmente si sale la morena orografica sinistra).
Itinerario dal Rifugio Aosta
Dal Rifugio Aosta si scende per il sentiero di accesso per circa 50 m di dislivello e si risale a sinistra, sempre seguendo il sentiero, fino a raggiungere il filo della morena.
Si seguono in costante salita gli ometti che in direzione est raggiungono prima dei nevai e infine si arriva ai piedi della seraccata del ghiacciaio delle Grandes Murailles. Si supera il pendio, inclinazione di 35-40 gradi a tratti tenendosi a sinistra, è questo il punto ove prestare particolare attenzione, in particolare in stagione avanzata per affioramento di ghiaccio in superficie.
Si raggiunge il ghiacciaio e ponendo molta attenzione ai vari crepacci si giunge alla base del pendio dove a sinistra c’è il Colle di Tiefenmatten (via attrezzata con catene). Fin qui la via è la stessa della salita alla Dent d’Hérens e solitamente è presente una traccia.
Da qui noi abbiamo optato per una via diversa da quella solita, seguita poi al ritorno. In diagonale abbiamo attraversato il pianoro del ghiacciaio in direzione sud-sud-est tenendoci non troppo vicini alla seraccata, fino a portarci alla base di un pendio (in foto a destra) che si risale in modo deciso.
La risalita è continuata in diagonale verso le Grandes Murailles, Punta Margherita per poi volgere verso sinistra in direzione della Dent d’Hérens.
Da lì in poi il percorso seguito da noi è stato verso sinistra avvicinandosi in diagonale al Colle delle Grandes Murailles e quindi in pochi minuti al bivacco.
L’entrata, posta dal lato di Valtournenche, avviene posando piede su assi di legno, molto “aerea”.
Il bivacco, pochissimo frequentato, ha un interno essenziale con cuccette e piccolo tavolo.
Siamo tornati quindi al Col des Grandes Murailles.
Panorama sulla conca del Breuil con in bella evidenza il Lago Goillet.
Alla sinistra del bivacco si può vedere la cima del Cervino.
Ritorno
Per la prima parte ci siamo tenuti più vicini alla Dent d’Hérens, versante sud-ovest, e ci siamo collegati a quella che un tempo era la traccia normale della discesa da quella montagna; in quel giorno stava scendendo a fatica di lì una cordata.
Splendida vista sul Monte Bianco e sul Grand Combin.
Nella foto si vedono da sinistra Mont Brulé, Punta Kurz e Becca d’Oren.
Da sinistra si vede il bel pendio glaciale della Becca d’Oren, a destra la piramide dell’Évêque, in centro in basso La Vierge.
Si può vedere bene la Tête di Valpelline. Tragitto lunghissimo.
Dotazione da ghiacciaio: imbrago, corda, piccozza, ramponi, viti da ghiaccio. La difficoltà indicata è in funzione dell’attraversamento del ghiacciaio dove occorre scegliere la via.
Attenzione
Salita effettuata alcuni anni, fa le condizioni del ghiacciaio sono da considerare bene visti i cambiamenti.