Salita da Gressoney-Saint-Jean nella Valle del Lys per il versante Ovest e poi per la Cresta Sud-Ovest alla Punta Carestia, alta 2979 metri è conosciuta anche come Corno Rosso. Essa prende il nome dall’abate Antonio Carestia, insigne studioso di botanica del XIX secolo, che scrisse anche la “Monografia del Corno Bianco“.
Accesso
Da Pont-Saint-Martin si percorre sulla strada regionale la Valle del Lys (Val di Gressoney) fino a Gressoney-Saint-Jean (SR44) e nell’abitato, in località Valdobbia, quando si incontra l’indicazione per Castel Savoia, si svolta a sinistra e subito dopo a destra nella strada che costeggia il Lys; lì si parcheggia, sono presenti diversi posti auto.
Itinerario
Sulla strada regionale di fronte a dove si svolta si trova un cartello indicatore che segnala la partenza del sentiero n. 11 per il Colle di Valdobbia.
Il sentiero, inizialmente, sale fra le case; dove queste terminano c’è una palina, posta di fianco ad un’edicola, con anche l’indicazione per il Rifugio Ospizio Sottile. Ci si addentra nel bosco su sentiero ben tracciato. Più avanti si incontra una seconda palina e si tiene la destra, sentiero 11B.
Nella salita belle aperture sulla costiera orografica destra della Valle del Lys con in evidenza il Mont Nery (o Becca di Faudiera).
Alla successiva palina normalmente si continua a sinistra per l’11B. Noi abbiamo seguito il sentiero 11A, questo sale ancora a destra dopo aver superato un piccolo rio, poi si giunge ad un pratone (con due costruzioni) e dopo al panoramico alpeggio di Obre Hobeerg.
Dopo l’alpeggio abbiamo continuato a seguire a sinistra il sentiero 11A che prima ha un andamento vario seguito da una salita contornando una pietraia e
raggiungendo l’alpeggio di Scherpia Dessous. Ci si ricongiunge con il sentiero 11B. Successivamente si sale verso l’alpeggio Scherpia Dessus, che si lascia a destra.
Si passa sulla parte alta della Valle dei Principi e si traversa la radura.
Sul lato sinistro del torrente si attacca il sentiero che sale tra arbusti, si tralascia la deviazione a destra per l’Alpe Brònne e per La Corna e si continua la salita seguendo gli ometti.
Più avanti si attraversa una zona di massi su sentiero lastricato.
Si staglia dietro di noi l’ardua Grivola bella.
Dopo il sentiero lastricato breve discesa in un avvallamento erboso e poi salita sempre su prati.
Segue una parte su pietrame e più faticosa.
Poi decisa salita, andando leggermente verso sinistra, in direzione del canale che scende dalla sommità della Punta Carestia. Si sale tra sfasciumi a cui segue un tratto con massi aggirando un primo dente (attenzione a non andare nel colatoio, molto franoso), più avanti si contorna sulla destra un bel gendarme roccioso.
Arrivati all’intaglio sotto la parete rocciosa la si contorna per un po’ e si attacca sfruttando una stretta fenditura della cresta. Dopo il percorso è più facile, e si rimane sul lato che dà verso il Vallone di Loo. Poi si piega a sinistra ed infine per facili roccette si raggiunge la cima.
In cima
Ritorno
Per la via dell’andata. Vista sul lontano Cervino.
Per un lungo tratto il percorso richiede particolare attenzione.
Bella vista sulla Valle dei Principi.
Solcata dal torrente con ampie anse.
Materiali: normale dotazione escursionistica.
N.B. Le foto sono di due differenti salite. La traccia giunge solo al colletto, dove lo scrivente si è fermato la seconda volta.