Al fondo della Valpelline, lungo la linea di confine tra Tête Blanche e Dent d’Hérens si trova la Tête de Valpelline; un lungo avvicinamento al Rifugio Aosta e un’ascensione non particolarmente impegnativa alla cima.
Accesso
Si raggiunge in auto Place Moulin dove termina la strada e ci sono due parcheggi, più altri posti su un lato della strada; la zona è molto frequentata.
Itinerario
Fino al Rifugio Aosta vedere l’itinerario per il Bivacco Perelli.
Itinerario alla Tête de Valpelline
A monte del Rifugio Aosta si trova il ripido sentiero che sale tra roccette e terriccio erboso. Guardando indietro si vede bene lo Château des Dames.
Si prosegue per il sentiero su terreno più ripido, tra roccette e placconate con detrito; percorso ripido, non esposto. Sulla destra si vede un pluviometro, si raggiunge una conca morenica superiore che si attraversa, possibili nevai. Si giunge alla base della salita attrezzata con catene che porta al Col de la Division.
La qualità della roccia non è buona e le catene permettono sia una salita sia una discesa sicura in caso di neve o ghiaccio. Con l’aiuto di catene si risalgono le roccette, sporche di detrito, e si raggiunge il Col de la Division, 3314 m.
Dal colle bel colpo d’occhio sul ghiacciaio e sulle montagne circostanti. Il ghiacciaio normalmente si costeggia risalendo verso destra, terreno di rocce rotte per un deciso tratto per poi risalire il ghiacciaio sul ripido a metà costa, salita non eccessivamente impegnativa. Ci si avvicina alla cima evidenziata da una parte rocciosa, raggiunta in tre ore circa.
In cima
Splendida vista del Cervino, con le nuvole sul versante italiano.
Altro itinerario dal Col de la Division: si scende sul Ghiacciaio di Tza de Tzan e si punta verso la Tête Blanche; in questo caso si costeggiano vari seracchi e crepacci. Si giunge sotto la parete rocciosa e si raggiunge il Col de Valpelline. Dal colle si segue l’ampia dorsale sulla destra per la Tête de Valpelline.
Ritorno
La discesa segue la via di salita. Occorre tenere conto che il ritorno è molto lungo.
Scendendo sul ghiacciaio, di fronte si vedono la Becca d’Oren e l’Évêque e in basso La Vierge.