Accesso
Poco dopo il bivio per il rifugio si può parcheggiare a destra su uno spiazzo erboso.
Itinerario
Si inizia a salire la strada sterrata che parte in prossimità dello spiazzo, più avanti nel percorso si nota un piccolo laghetto posto più in basso.
Poi si svolta a sinistra e dopo pochi metri un ometto posto a 2235 metri indica l’inizio del non evidente sentiero. Ci si dirige verso ovest.
Si continua sul sentiero ben segnato che, passando vicino a profonde doline, sale verso il Col de Sollières, posto a 2639 m. Si incontra una struttura diroccata con una palina indicatrice, da lì si va verso sinistra.
Mentre a destra si sale al Signal du Petit Mont Cenis.
Altra palina indicatrice al colle con le indicazioni per il Fort du Mont Froid. Ormai la meta si vede, si percorre la strada sterrata.
Poi si prosegue la salita su pratoni per bella traccia di sentiero, dopo non molto si impenna.
Quando si raggiunge il muro del forte si svolta verso sinistra
fino all’alta croce di vetta.
In cima
Il panorama è estesissimo. In primo piano, il Dent Parrachée, 3697 m.
Il grande bacino glaciale della Vanoise con a destra il Dôme de Chasseforêt,
oltre ci sono la Grande Casse, la Grande Motte e il Mont Pourri.
Vista dai Denti d’Ambin alla Punta Ferrand e al Monte Niblè, più lontane (non in foto) si notano tra le altre il Gros Peyron e la Pierre Minieu.
Ritorno
Breve digressione nella parte bassa del forte dove un bell’arco resiste al tempo, non oltrepassabile per frana, poi risalita su pietrame sulla dorsale.
Bella apertura sugli arditi Denti d’Ambin.
Le ultime foto del lago del Moncenisio prese dall’auto.
Vista sulla Cima di Bard e sul Giusalet.
Materiali: normale dotazione escursionistica.