Seconda cima più elevata della dorsale tra la Valle Argentera e Val Thuras, panoramica e poco salita, la Punta Ciatagnera, percorso escursionistico con parte terminale in cresta. Sulla costiera che porta alla Punta Marin.
Accesso
Si percorre la strada provinciale che collega l’abitato di Cesana Torinese con Sestriere passando per Bousson, quindi poco oltre un bivio per il Lago Nero si imbocca sulla destra la strada per la località Thures e la si percorre fino a un tornante sotto l’abitato. Giunti a questo punto, si lascia la strada principale per la sterrata che risale la valle arrivando all’abitato di Rhuilles, 1657 m, che si supera e trascurata la strada che, sulla destra, attraversa il torrente Thures, si continua fino alle Grange Thuras Inferiori, che sono semidistrutte. Le condizioni di questa sterrata, solitamente percorribile da qualsiasi auto, possono variare di anno in anno. Noi, avendo una Panda 4×4, abbiamo superato il ponte e proseguito fino alle Grange Turràs.
Itinerario
Poco oltre le Grange Turràs a 2071 m si scende, sulla destra palina con indicazione al torrente Thuras.
Verso il fondo della valle si vede la bella piramide del Monte Chaberton.

Si vede il Monte Chaberton
Dopo breve discesa si attraversa il torrente sul Ponte Ciatagnera, costituito da tronchi affiancati, a 2064 m.
Dopo il ponte si volge decisamente a destra avendo a fianco il torrente, si traversa in leggera diagonale seguendo le vaghe tracce fino a raggiungere un boschetto (in foto a sinistra) quasi al limite del pianoro, dove si incontra un sentierino.
Questo passa in prossimità di un piccolo rio e svolta decisamente a sinistra risalendo la costiera. La salita della parte più ripida taglia in diagonale, passando vicino ad affioramenti rocciosi, e dopo si raggiunge una zona erbosa ampia e poco erta.
Su una piccola traccia di sentiero, non sempre evidente, ci si dirige alla base dell’ampio pendio-canale detritico che porta al Colle del Boucher. Si risale, e a una quota tra i 2800 – 2900 m, scegliendo il percorso migliore, ci si dirige decisamente a destra in leggera salita (versante occidentale della Punta Ciatagnera).
Si continua a salire diagonalmente per pendii detritici avvicinandosi alla base di un ripido canalino che si risale.
Un buon riferimento visivo è un torrione sulla destra della salita.
In cresta
Raggiunto il punto dove confluisce la cresta sud-ovest si sale, leggermente a sinistra del filo.
Alle spalle la costiera che va dalla Punta Merciantaira al Terra Nera, sullo sfondo il Pic de Rochebrune.
Nel percorso si arriva prima alla cima sud-ovest e poi al punto con la maggiore elevazione, la cima nord-est. La Punta Ciatagnera, incontro di tre creste, ha sulla cima un segnale di pietre.
Bella apertura sulle cime degli Écrins con il Dôme de Neige e la Gran Ruine.
La cresta scende verso il Roc de Boucher e poi prosegue verso il Gran Roc e Punta Muta.
Altra cresta verso la Gran Cima con vista su Sestriere.
Ritorno
In discesa si può seguire lo stesso itinerario di salita.
Dopo gli sfasciumi su sentiero.
Una bella gita a una montagna ingiustamente ignorata, tempo stimato quattro ore circa, noi siamo saliti in un tempo minore.
Materiali; normale dotazione escursionistica. Nel canale occorre aiutarsi talvolta con l’uso delle mani e prestare attenzione.