Punta Ciatagnera

  • Destinazione: Punta Ciatagnera
  • Zona: Alpi Cozie [sez. 4]
  • Gruppo montuoso: Gruppo del Rochebrune [Alpi Cozie centrali o Alpi del Monginevro]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Val Thuras
  • Difficoltà: EE
  • Data: 26/08/2019
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: poco dopo le Grange Turràs
  • Altitudine partenza: 2071
  • Altitudine arrivo: 3294
  • Dislivello: 1223
  • Attacco percorso: di fianco alla strada sterrata in Valle Thuras
  • Esposizione: varie
  • Punti di appoggio:

Seconda cima più elevata della dorsale tra la Valle Argentera e Val Thuras, panoramica e poco salita, la Punta Ciatagnera, percorso escursionistico con parte terminale in cresta. Sulla costiera che porta alla Punta Marin.

Accesso

Si percorre la strada provinciale che collega l’abitato di Cesana Torinese con Sestriere passando per Bousson, quindi poco oltre un bivio per il Lago Nero si imbocca sulla destra la strada per la località Thures e la si percorre fino a un tornante sotto l’abitato. Giunti a questo punto, si lascia la strada principale per la sterrata che risale la valle arrivando all’abitato di Rhuilles, 1657 m, che si supera e trascurata la strada che, sulla destra, attraversa il torrente Thures, si continua fino alle Grange Thuras Inferiori, che sono semidistrutte. Le condizioni di questa sterrata, solitamente percorribile da qualsiasi auto, possono variare di anno in anno. Noi, avendo una Panda 4×4, abbiamo superato il ponte e proseguito fino alle Grange Turràs.

Itinerario

Poco oltre le Grange Turràs a 2071 m si scende, sulla destra palina con indicazione al torrente Thuras.

Cartello indicatore per la Punta Ciatagnera

Verso il fondo della valle si vede la bella piramide del Monte Chaberton.

Si vede il Monte Chaberton

Dopo breve discesa si attraversa il torrente sul Ponte Ciatagnera, costituito da tronchi affiancati, a 2064 m.

Si attraversa il torrente Thuras

Dopo il ponte si volge decisamente a destra avendo a fianco il torrente,  si traversa in leggera diagonale seguendo le vaghe tracce  fino a raggiungere un boschetto (in foto a sinistra) quasi al limite del pianoro, dove si incontra un sentierino.

Ci si dirige decisamente a destra

Questo passa in prossimità di un piccolo rio e svolta decisamente a sinistra risalendo la costiera. La salita della parte più ripida  taglia in diagonale, passando vicino ad affioramenti rocciosi, e dopo si raggiunge una zona erbosa ampia e poco erta.

Il sentiero volge a sinistra

Su una piccola traccia di sentiero, non sempre evidente, ci si dirige alla base  dell’ampio pendio-canale detritico che porta al Colle del Boucher. Si risale, e a una quota tra i 2800 – 2900 m, scegliendo il percorso migliore, ci si dirige decisamente a destra in leggera salita (versante occidentale della Punta Ciatagnera).

Verso il Colle del Boucher

Si continua a salire diagonalmente per pendii detritici avvicinandosi alla base di un ripido canalino che si risale.

Salendo nella parte più erta

Un buon riferimento visivo è un torrione sulla destra della salita.

Si individua a destra un torrione

Su sfasciumi per percorso non obbligato

In cresta

Raggiunto il punto dove confluisce la cresta sud-ovest si sale, leggermente a sinistra del filo.

Costiera verso la Punta Ciatagnera in Val Thuras

Alle spalle la costiera che va dalla Punta Merciantaira al Terra Nera, sullo sfondo il Pic de Rochebrune.

Ultimo tratto verso la cima nord-est

Nel percorso si arriva prima alla cima sud-ovest e poi al punto con la maggiore elevazione, la cima nord-est. La Punta Ciatagnera, incontro di tre creste, ha sulla cima un segnale di pietre.

Angelo arriva alla Punta Ciatagnera

Quota della Punta Ciatagnera

Bella apertura sulle cime degli Écrins con il Dôme de Neige e la Gran Ruine.

Le montagne dell’Ecrins

La cresta scende verso il Roc de Boucher e poi prosegue verso il Gran Roc e Punta Muta.

Cresta verso il Colle e il Roc de Boucher

Altra cresta verso la Gran Cima con vista su Sestriere.

Vista su Sestriere

Ritorno

In discesa si può seguire lo stesso itinerario di salita.

Verso la base tra gli sfasciumi

Dopo gli sfasciumi su sentiero.

Sulla via del ritorno su magri prati

Gianni in discesa

Una bella gita a una montagna ingiustamente ignorata, tempo stimato quattro ore circa, noi siamo saliti in un tempo minore.

Materiali; normale dotazione escursionistica. Nel canale occorre aiutarsi talvolta con l’uso delle mani e prestare attenzione.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.